TUNISIA

 

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Gli imperi nascono, si espandono, dominano ma di loro rimane solo rovine, ricordi nella polvere fino a scomparire nel nulla. Tre antichi   imperi lasciano le loro tracce in Tunisia : il cartaginese, il romano e il bizantino. Nelle foto, da sinistra i resti romani e bizantini nel sito archeologico di Sbeitla risalenti al IV E VI secolo d.c. l'anfiteatro cartaginese a Cartagine e quello romano a El Jem.

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L'epoca islamica in queste terre iniziò  nel settimo secolo. Diversi emirati e califfati si succedettero alla guida, gli aglabiti,i fatimidi, gli ziridi, gli almohadi e gli hafsidi e per finire gli ottomani. Nelle prime due immagini da sinistra la moschea di Oqba (Kairouan) risalente alla fine del 600 ma ampliata ed abbellita nei secoli seguenti. Seguono  scorci di due moschee a Tunisi, la capitale, dove non mancano cattedrali e chiese per il culto cristiano.

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Nel sud della Tunisia il deserto è punteggiato da oasi. L'acqua infatti, proveniente da lontane montagne, scorre sotto la sabbia e talvolta  affiora con polle alla superficie ridando la vita (la prima foto a sinistra). Gli uomini attraverso opere di canalizzazione, pozzi, e mura di contenimento per isolare la zona fertile dalla sabbia, concludono lo spontaneo processo naturale. Le foto sono state scattate a Nefta e a Douz.

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Splendide ceramiche possono essere osservate nella moschea del Barbiere a Kairouan. Sovente nell'arte islamica il motivo decorativo non è fine a se stesso, simboli e segni ricordano l'essenza. Essenziale è l'impulso della fede non la sua burocratizzazione religiosa in dogmi e riti codificati, senza il cuore tutto si inaridisce. A destra la tomba di un marabuto (santo)

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Dalla desolazione di luoghi desertici (nella foto il lago di sale di Chott el Jerid) o di vie disabitate alla esplosione di colori, profumi, voci dei mercati. Il contrasto rende ancor più gioioso questo momento di incontri e scambi.

l'ultima immagine sotto mostra un simbolo scolpito sulla tomba di un maestro sufi tunisino. Dal vaso del corpo,  condizionamento terreno, si libera l'essenza. Il sufismo in nord africa non sempre è vissuto nella sue autentiche proprietà. Talvolta si perde nell'esibizionismo e nel magico. Giova ricordare che esso  non costituisce una religione codificata, né un'ascetismo. Pur essendo islamico, porta su un piano adulto ed esperenziale di consapevolezza quanto per gli altri è credenza esteriore trasmessa e ripetuta abitudinariamente. L'impulso mistico è libero ,l'affermazione dell'Unicità sincera e veritiera.

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n.v.

 

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