DUE CIVILTÀ' A CONFRONTO ?

Parlare di oriente ed occidente ( o di orientali ed occidentali ) , l'uno spirituale e l'altro materialista, è un linguaggio romantico che si è trascinato negli ultimi due secoli del millennio fino a schematizzarsi in modo preconcettuale. L' industrializzazione ha comportato sia in  oriente (si pensi al Giappone) sia in occidente, un tipo di vita  consumistico e tecnologico, che con i suoi risvolti culturali ha accentuato valori materialistici a danno di quelli dell'anima rovesciando le priorità. E' vero, ma la facile equazione ricchezza=materialismo e povertà=spiritualità è falsa. Spesso la povertà comporta annegare  nell' ignoranza, nello sfruttamento, nel fanatismo. I valori della cultura nell' arte, nella fede e nel civismo vengono dimenticati. Un minimo di ricchezza offre maggiori possibilità per dedicarsi allo spirito. Chi ha fame pensa soltanto a sopravvivere. L'industrializzazione e la tecnologia non sono dunque demoni, ma come sempre, è il loro utilizzo a renderli negativi o positivi. La scienza tecnologica permette di risolvere guai una volta mortali, nella medicina su tutto. Paradossalmente libera lo spirito: attraverso il controllo della materia l'uomo non ne è più schiavo. Inquinamento, distruzione dell'ambiente, armi da guerra sono  conseguenze improprie. Ma questo è successo dovunque, dall'antica Cina ai popoli del centroamerica , seppur in modo limitato (i Maya si estinsero dopo aver distrutto completamente il loro ambiente naturale) . Quando l'Islam guidava nel medioevo aveva maggiore ricchezza e la migliore tecnologia dell'epoca, ma anche più cultura, tolleranza e fioriva la mistica. Meno mistica ( aldilà dei Dante, Eckart e Lullo...) ma tanto fanatismo religioso nei paesi più poveri cristiani. Questo accade grosso modo in certe zone attuali dell'oriente dove il fanatismo religioso è connesso alla povertà.

Ma anche laddove regna la ricchezza non manca il fanatismo religioso. Ci sono cristiani in alcune chiese americane che compiono atti di terrorismo in nome dell'antiabortismo e dell'antievoluzionismo, che non esitano ad ammazzare. Ci sono cristiani legati alla mafia, ad organizzazioni integraliste e razziste. Il capo della chiesa cattolica ha  più volte detto che un mafioso od un razzista non possono essere definiti cristiani. Anche nell'islam , pur privo di una gerarchia religiosa, diversi imam ( coloro che guidano la preghiera) si sono pronunciati allo stesso modo    su Bin Laden ed i terroristi: non possono chiamarsi musulmani: perché questi comportamenti sono contrari allo spirito dell'islam e del cristianesimo. Non distinguere non solo è sinonimo di stupidità ma terreno di pregiudizi ed odi. Non sono "gli americani" ad aver compiuto una politica cosiddetta "imperialiastica" ma decisioni governative di questo o quel  mandato presidenziale, non tutti coloro che erano coinvolti nella politica erano consenzienti. Il dissenso è stato forte (si pensi al Vietnam) tra la gente ed anche tra i potenti. C'è chi si è pentito e ha cambiato strada. Questo vale per ogni cosa che è venuta dall'America U.S.A (laddove non mancano masse di poveri e barboni a milioni). Ci sono americani di tutti i tipi. Allo stesso modo  è offensivo chiamare gli italiani mafiosi: l'onestà è forte in tanti italiani come in tanti americani. Stesse distinzioni vanno fatte tra i musulmani. Le etichette sono stupide e fatte da stupidi. Allora non è una questione di civiltà. Ci sono ignoranti e fanatici come persone colte ed equilibrate al di là dello schema oriente ed occidente. C'è una civiltà ed una barbarie. Nella civiltà ci sono occidentali ed orientali, musulmani e cristiani, identicamente nella barbarie . Islam e cristianesimo sono le  più grandi religioni civili non due civiltà a confronto. In esse ci sono persone capaci che hanno un alto senso del civismo.   Questo  concetto è stato ribadito con fermezza ed intelligenza da autorevoli musulmani e da figure  di spicco della cultura, al di là di qualsiasi credo: dichiarazioni di civiltà.

 

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