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S.Grof  "Quando accade l'impossibile" ed.Urra  2006

In tutta franchezza la cosa che mi sembra più incredibile di questo libro scritto da un validissimo psichiatra  è come egli sia riuscito a mantenere saggezza ed equilibrio dopo tutte le dosi di LSD che ha sperimentato su di sè. In ogni caso l'autore è consapevole di altri modi per arrivare a "staccare", come la meditazione, le tecniche del respiro, le danze e i canti rituali.  Inultile soffermarsi sui rischi reali dell'uso di sostanze chimiche naturali o artificiali  per ottenere stati non ordinari di consapevolezza. Precisato questo per informazione tecnica per nulla  da confondersi con moralistici preconcetti, il libro è scritto onestamente , l'autore descrive le sue esperienze, il suo vissuto da quando era un giovane psichiatra in Cecoslovacchia ( lo LSD fu sperimentato come psicofarmaco ed inizialmente considerato  occasione unica per gli psicoterapeuti di conoscere su di sè gli stati "alterati" degli psicotici  ) a quando divenne un affermato e innovativo professionista negli USA. Sono episodi ( in buona parte liberi da proiezioni personali falsificanti, almeno per me )  in cui la sincronicità degli eventi non può essere spiegata solo come somma di coincidenze e fortuite casualità. Suggestione e cattiva interpretazione dei fatti possono alterare il vissuto ma diverse cose non possono essere spiegate facilmente, meglio quindi almeno astenersi dal giudicare .   Non c'è da convincere nessuno, è solo sulla propria pelle che si possono cambiare certe opinioni, così è capitato alla moglie di suo fratello, anch'essa psichiatra :è indubbiamente assodato che il sintomo classico della schizofrenia è sentire voci, possiamo dunque immaginarci  cosa deve aver provato  quando nella sua mente si amplificarono certe frasi ( curiosamente in una lingua sconosciuta) ... una serie di eventi la portarono poi non alla follia, come temeva,  ma da un maestro sufi che la attendeva (le frasi erano in arabo). Nulla c'era di patologico... sembra una favola ma quando le favole "accadono" non si può pensare più come prima, e la ricerca continua .... (N.V.)

 

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