I cavalli di battaglia

 

Quando mai gli uomini riusciranno a capire che gli scatenati cavalli di battaglia e le armi che producono un fuoco di morte e distruzione possono distruggere soltanto l'uomo materiale, e non il principio stesso del male che abita lo spirito malvagio privo di carità?

Il male è un soffio misterioso. Quando, con la violenza o con le armi si uccide un uomo animato dal male, il principio del male fugge dal cadavere ormai insensibile e penetra nelle radici dilatate dell'uccisore, all'interno del quale mette nuove radici e diventa ancor più tenace, raddopiando le forze.

Il male deve essere combattuto con le armi del Bene e dell'Amore. Quando l'Amore distrugge un male, quel male è vinto per sempre.

La forza bruta non fa che sotterrare momentaneamente il male che credeva di aver combattuto e vinto. Ora, il male è un seme tenace: una volta interrato, si sviluppa in silenzio, e poi germina per ricomparire più gagliardo che mai.

Tierno Bokar

(sceicco musulmano della confraternita Tijaniyya per l'Africa nera nella prima metà del XX° secolo: il libro dei suoi pensieri è disponibile in francese presso la dergah della  confraternita Jerrahi in Italia)

 

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musica di sottofondo di Nazzareno Venturi (richiede explorer)

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