MUSICOTERAPIA


Effetti sugli organi del corpo, rapporti temporali,
 conseguenze terapeutiche psichiche e somatiche;
ipotizzabili  correlazioni con l'Astrologia.

dott.Rossano Vitali

Varese 19-10-03 in occasione del convegno biennale di medicina psicosomatica italiana (Simp)

Sono un medico di formazione psicoterapica, attualmente lavoro presso un servizio per le tossicodipendenze. Da molti anni sono appassionato della civiltà, della cultura e della mistica musulmana.
Non mi sono mai occupato in maniera diretta di musicoterapia, e questo credo sia onesto dichiararlo subito. Ero ovviamente al corrente dell’esistenza di una tradizione di musicoterapia all’interno del sufismo, sapevo che in Italia la RED edizioni aveva pubblicato due CD di musicoterapia  islamica, li avevo anche acquistati, entrambi curati dal musicologo e psichiatra Orus Guvenc, di nazionalità turca. Noi come confraternita Jerrahi Halveti abbiamo la consuetudine di recarci una volta all’anno circa a Istambul presso la nostra casa madre; quest’anno ci siamo recati a maggio. Mi ripromettevo di chiedere se qualcuno conoscesse questo musicologo e psichiatra, quando, una sera , conobbi uno psichiatra svizzero che mi disse di essere lì proprio come collaboratore di Guvenc, ma non solo, mi spiegò dove si trovava il suo laboratorio a Istambul, e io scoprì che stava a 300 metri dal nostro albergo. Il giorno dopo mi recai nello studio, non trovai lui ma il fratello Yasar, anche lui musicologo, mi fece vedere il suo laboratorio, gli strumenti musicali tradizionali, mi parlò delle loro attività di ricerca e di riscoperta del patrimonio tradizionale turco, mi diede del materiale scritto, e io da parte mia pensai di acquistare tutte le registrazioni dei 20 makam di cui il professore vi ha parlato. Li ho qui con me. Se lo desiderate sentiremo insieme qualcosa. Ecco spiegata la mia presenza, sono un semplice tramite, che vi porta un qualcosa che un po’ casualmente ha avuto tra le mani e che vi offrirà qualche informazione, qualche conoscenza sua personale affinché la comprensione di questo materiale vi sia facilitata.
Lo farò partendo proprio dalla relazione del professore, cercando di puntualizzare, di focalizzare alcuni punti che mi paiono meritevoli di approfondimento.
Procederò quindi per punti successivi.
 
Comincerei dalle radici sciamaniche  della musicoterapica islamica. Sottolineerei l’elemento di continuità tra le due componenti: entrambe si muovono da una concezione dell’universo totale             molto simili: costituita da più piani, tra i quali quello materiale è solo l’ultimo e non è certo l’unico. In realtà, secondo il Corano, la Creazione è gerarchica, comprende diversi piani, diverse dimensioni,il cui numero esatto non ci è dato di conoscere, ma che però possono essere raggruppati in tre grandi ambiti, e cioè:
                                     il piano degli esseri di luce, angelico, spirituale
                                     il piano degli esseri di fuoco, i jinn, psichico-animico
                         il piano degli esseri di argilla, la creazione visibile, corporea.
I termini luce, fuoco, argilla, Coranici, sono ovviamente simbolici: danno però l’idea di un ispessimento progressivo mano a mano che si procede verso i piani più bassi. Ma tutti questi piani, nelle loro differenti gradazioni, a causa della loro comune fuoriuscita dallo stesso principio, si relazionano, si armonizzano l’uno con l’altro.(su questo aspetto delle corrispondenze tornerò più avanti) La Creazione è olistica. La sua bellezza sta proprio nell’armonia, nell’unità interrelata delle diversità. Se ci si riflette bene, la visione sciamanica non è molto differente: lo sciamano trae i suoi poteri di taumaturgo, guaritore, indovino, esperto di magia  ecc. proprio dalla capacità che gli si riconosce di entrare in risonanza con i  diversi livelli  del creato, anche se la maggior parte di loro si limita ai livelli psichico-animici e non tutti arrivano ai livelli spirituali.
Nel Corano si accenna poi al fatto che il Profeta una notte effettuò per grazia di Dio un viaggio ultramondano, dove attraversò i differenti piani dell’ essere, fino ad arrivare alla loro comune origine, il Divino. Il Miraj, così si chiama questo volo ultramondano, presenta, a mio parere, analogie con i resoconti dei viaggi sciamanici.

Altro aspetto: l’influenza greca nella musicoterapia e più in generale nell’Islam: nel Corano si accenna alla figura di Alessandro Magno, considerato come archetipo dell’uomo che viaggia per mare e per monti a causa della sua sete di conoscenza. E, tra le religioni riconosciute autentiche dal Corano, oltre a Ebraismo, Cristianesimo, Mazdeismo, la religione di Zaratustra, iranica, si parla anche dei Sabei. Fu una religione che ebbe il suo epicentro ad Harran , in Turchia, ove pare vi sia la tomba del patriarca Abramo, e può essere considerata una religione filosofica, che, accanto a speculazioni astrali di origine sirobabilonese, recuperava la sapienza Greca, orfica,pitagorica, platonica e neoplatonica. Proprio dall’esistenza nel Corano di tali accenni, i sapienti musulmani non ebbero alcun timore nel recuperare e valorizzare tutta la sapienza greca che poi tra l’altro trasmisero all’Europa.

Torniamo però al punto precedente: la visione dell’ Universo totale con i tre piani corporeo psichico-animico e spirituale: è la stessa costituzione dell’uomo, che il professor Mandel vi accennava all’inizio, aggiungendovi poi l’ambiente.
Il Corano non manca certo di realismo: continuamente descrive la debolezza, la fragilità, la corruttibilità della natura umana, la sua facilità all’ errore, anche  per quanto riguarda la corretta comprensione dei fini ultimi dell’esistenza; ma nello stesso tempo sottolinea con forza la peculiarità dell’essere umano che in qualche modo lo rende unico: il suo carattere di totalità. E’l’unica creatura, per quanto possiamo conoscere e tra quelle nominate dal Corano che è costituito a misura dell’universo totale. Come l’universo, l’uomo ha appunto una parte corporea, una psichica (animico-passionale) e una spirituale. Quest’ultima, che tutte le scritture sacre identificano con il “cuore”, è il nostro centro più profondo, la nostra controparte angelica, la nostra parte soprannaturalmente naturale, il nostro archetipo pre-esistente alla nostra venuta in questo mondo e che ritroveremo alla fine del nostro cammino terreno, la nostra realtà più reale, più vera.
Proprio per questa corrispondenza tra uomo e universo totale, è corretto pensare all’uomo come a un piccolo universo, il microcosmo, ed è corretto pensare all’universo come ad un grande uomo.

Da  questa intuizione di base nasce una grande visione dell’universo totale di tipo olistico, in cui, come aspetti, simboli dell’armonia dell’universo vengono continuamente individuate, non su base scientifico-razionale, ma su base intuitiva , delle corrispondenze tra il microcosmo, il macrocosmo e il metacosmo, cioè tra il piccolo mondo dell’individualità umana, il grande mondo all’esterno e il mondo oltre, composto dai differenti piani dell’essere, che li trascende entrambi ed è invisibile ai nostri sensi. Per fare un esempio, ciascun pianeta dei sette visibili ad occhio nudo, inclusi il sole e la luna, corrisponde ad un metallo particolare, a determinate pietre, piante e animali, ad uno specifico colore, ad una nota della scala musicale, presiede ad un giorno della settimana e a determinate ore della giornata; governa certe parti del corpo; corrisponde a certe malattie piuttosto che ad altre e sul piano psichico a certi temperamenti, o a certi vizi e virtù e, sul piano metafisico, ad uno dei sette cieli, a certe potenze angeliche, a certi segni zodiacali, a certi santi, profeti, e a certi nomi divini. Non mancarono a quell’epoca, e cioè il medioevo islamico, anche delle conoscenze pratiche di tipo sperimentale o empirico, soprattutto nel campo proprio della medicina, ma esse venivano inserite all’interno di quella visione di tipo olistico. Pur potendo dare adito a esagerazioni frequenti, o a superstizioni, o a credenze che a noi possono ormai  sembrare ingenue e superate,,( ad esempio per dirne una a caso, che le salamandre potessero resistere al fuoco o addirittura spegnerlo), o a sopravvalutazioni della portata di queste corrispondenze cosmiche, non possiamo secondo me non provare un profondo rispetto per una visione del cosmo potente, a suo modo rigorosa,  consapevole della bellezza e armonia dell’universo e che sapeva comunque interpretarlo come una unità  integrata e interconnessa e all’interno della quale la dignità e la centralità dell’uomo erano riconosciute..

E comunque, questa visione voi ora ve la ritroverete in qualche modo sottintesa  proprio all’interno della descrizione dei 20 makam che è poi  uno dei compiti che il professore mi ha assegnato. Questa lunga premessa dovrebbe aiutarvi a calare meglio la descrizione dei makam, cioè delle tonalità all’interno della loro cornice concettuale di riferimento; senza questa premessa, la lettura che farò avrebbe potuto essere assai noiosa. Ecco comunque la descrizione dei makam.

Dopo avere riletto più volte la descrizione di questi makam, ne ho ricavato l’impressione che la musicoterapia fosse a tutti gli effetti una scienza sacerdotale, ieratica. Si interveniva con la musica sulla psiche, utilizzando la sua prerogativa di “elemento ponte”, come prima sottolineava il professore, cercando innanzitutto un riequilibrio psichico. Ma, nello stesso tempo, si intuiva che si poteva anche intervenire sul corpo in base a corrispondenze analogiche. Ora, se queste oggi sono negate, tuttavia l’idea è sostanzialmente corretta. Oggi ormai si usano termini come “neuro-psico-immuno-endocrinologia” per evidenziare i collegamenti corpo-psiche. E questo lo sapete meglio di me. Ma in più si cercava di collegare la psiche con il mistero del “cuore”, con lo spirito, con il nucleo più profondo, immortale, che ognuno di noi ospita in sé. E da questo contatto si mobilita in maniera quanto mai eminente la “vis sanandi naturae”. Questa possibilità è ovviamente negata dalla scienza occidentale, eppure vi sono riti, all’interno del misticismo musulmano, come quello dello “dhikr” praticato ancora oggi da tutti i sufi, dove  ci si propone, tramite l’unione di musiche, gesti, movimenti, danze appropriate, di facilitare questo contatto.
I diversi maqam si differenziavano proprio sulla diversa possibilità che avevano di agire sull’uno piuttosto che sull’altro dei tre ambiti.

La stessa natura di scienza sacerdotale lo possedeva se volete l’ alchimia, tramite la quale continuava nel mondo islamico tutta la tradizione ermetica. Qui si manipolava la materia, ma la psiche entrava in risonanza con le trasformazioni della materia, e, alla fine, al raggiungimento dell’equilibrio, si produceva la pietra filosofale, ci si apriva allo spirito. Accenno all’alchimia perché, come forse qualcuno avrà notato, ogni maqam era messo in relazione con uno dei quattro principi alchemici: terra, acqua,aria e fuoco e con le qualità di freddo, caldo, secco, umido.

Da quanto vi ho detto, capite bene che l’ideale di salute nell’Islam dei tempi d’oro non era quello di oggi. Per stare perfettamente bene l’uomo doveva innanzitutto essere una unità integrata. Termini come santità, totalità e salute erano in origine la stessa parola e sono state semplicemente differenziate nella forma e nel significato a causa della frammentazione del linguaggio. La causa primaria della malattia per l’uomo era la perdita di connessione tra i suoi tre elementi e di conseguenza la perdita della sensibilità al magnetismo divino del Cuore, l’unico che possa contrastare, secondo questa visione (che qui non si vuole certo imporre ma solo segnalare) la spinta verso la dispersione esteriore. Con questa spinta dispersiva, i diversi elementi della psiche tendono a diventare sempre più disgiunti, e la psiche diventa sempre più scissa.
Lo scopo della religione, di tutte direi , al di là di tutti gli abusi e le prevaricazioni che in abbondanza ovunque si sono verificate, consisteva nel riunificare tutta la dispersione dell’uomo, riconducendolo verso il proprio centro interiore.
Questo avveniva innanzitutto tramiti i riti, le liturgie, ma poteva anche avvenire con qualsiasi cosa avesse una funzione spirituale, addirittura il proprio mestiere artigianale, oppure l’arte sacra, la danza, la musica.

Ovviamente, staccata dal proprio contesto, indipendentemente dal giudizio che su di esso ci sentiamo di dare, la musicoterapica islamica  riproposta oggi, in un contesto culturale completamente diverso, tenderà a perdere (ma questa è solo una mia modesta opinione) molto del proprio sapore, del proprio charme, credo anche parte della propria potenza, Un po’ come credo l’agopuntura  cinese praticata oggi non potrà mai essere come quella praticata nel suo contesto, per quanto anche la scienza moderna le riconosca in certi ambiti una indubbia efficacia. C’è differenza tra un leone nella savana rispetto ad un leone in gabbia. Però è anche vero che un leone in cattività è meglio di un leone definitivamente morto, per cui credo che lo sforzo di riscoperta che il dott. Guvenc sta effettuando meriti tutto il rispetto e l’umana simpatia possibile, ed è proprio alla descrizione pratica del suo lavoro che dedicherò l’ultima parte della mia relazione.        

 

Orus Guvenc è nato in Turchia nel 1948.  Fin dalla giovinezza ebbe dimestichezza con gli strumenti tradizionali turchi, ed imparò a suonarli. Poiché i suoi nonni erano emigrati dalle terre dell’Asia centrale, abitate da popolazioni di etnia turca, si interessò anche della tradizione, non solo musicale ma direi anche religiosa e spirituale di queste regioni.
Ho portato con me una copia di un suo articolo, già tradotta in italiano, dove lui entra in dettaglio proprio su questo tema: le radici ancestrali della musica e musicoterapia turche. Lo lascerò a vostra disposizione, magari insieme alla descrizione dei “maqam”, affinché chi è interessato possa fotocopiarli.
Si laureò dapprima in filosofia all’università di Istambul, poi , dopo essersi laureato anche in  medicina, si occupò in maniera sempre più intensa di musicoterapia, aprì un centro presso l’università di Istambul, e cominciò a tenere conferenze e seminari in tutta l’Europa.
La preparazione del musicoterapeuta prevede che ogni candidato impari a suonare almeno tre strumenti della tradizione, e che impari anche a padroneggiare l’arte per costruirli. Gli strumenti utilizzati da Guvenc e dalla sua scuola, che si chiama TUMATA ( Gruppo per lo studio e la ricerca nel campo della musicoterapia turca) sono costruiti in base ai modelli più antichi o a quelli raffigurati nei dipinti, come questo che ora vi mostro, e utilizzando materiali originali come crine di cavallo, pelle di pesce e noci di cocco.
Gli strumenti musicali più frequentemente utilizzati sono.
-Il Ney, flauto dirito con sette fori, senza becco
-il Rebab, violino a tre corde di crine di cavallo ricavato da un unico pezzo di legno incavato
-il Cheng strumento a corda simile al tar
-l’Ud, liuto a undici corde con ampia cassa armonica e manico corto
-Il Dombra strumento a corda con manico lungo a forma di mandolino
-Il Bendir, tamburo suonato con le mani
-Il Satz, liuto a lungo manico e con cassa armonica a forma di pera 

 

Vi sono due tipi fondamentali di sedute di musicoterapia islamica: una di tipo attivo e una di tipo passivo.
In quella di tipo passivo, il paziente viene invitato a sdraiarsi con gli occhi chiusi e gli viene chiesto di abbandonarsi al ritmo e al suono della musica. Il terapista esegue il maqam che è stato scelto per quel particolare paziente, i vari strumenti si succedono l’uno all’ altro secondo un ordine abbastanza fisso, con possibilità però di parziali sovrapposizioni tra gli strumenti.
Il ritmo di base viene dato dal satz, un tipo di liuto, su di esso si sovrappone il ney, il flauto, con ampie possibilità di improvvisazione e di variazione in lunghezza dell’esecuzione da parte del terapista; dopo il nay si passa al rabab, il violino a tre corde, e successivamente si fa intervenire il suono dell’ud, il liuto a undici corde. Il ritmo, il volume, la durata dell’intero maqam vengono adattate ad ogni singolo paziente. La durata totale dell’esecuzione può variare dai 20 ai 50 minuti. Le sedute vengono ripetute due o tre volte alla settimana. Nel corso delle successive sedute i maqam possono essere cambiati in base alle differenti esigenze.
I pazienti possono essere invitati a operare delle visualizzazioni. Una delle più utilizzate consiste nel far immaginare al paziente di essere un torrente che scorre dolcemente verso un fiume che poi lo porta dolcemente elo trasporta al ritmo dela musica fino all’oceano. Per i sufi l’oceano rappresenta il Divino. Per facilitare questa visualizzazione, il suono degli strumenti può essere accompagnato dal rumore di acqua che scorre dolcemente. Il prof. Guvenc riferisce di applicazioni di questa tecnica, oltre che nel campo della medicina psicosomatica, nella cura dell’autismo, in ambito pediatrico e geriatrico. Molti pazienti sono stati aiutati ad uscire dal coma. A Vienna, nel Meidling Rehabilitation Center sono stati effettuati dei tracciati EEG proprio su quest’ultimo tipo di pazienti, documentando cambiamenti nelle onde theta e alfa.
Invece le sedute attive comportano il fatto che il paziente esegua, sempre in collegamento all’esecuzione di opportuni makam,  dei precisi movimenti corporei, e cioè.
-Dapprima movimenti speciali per giungere a conoscere meglio le mani e creare un equilibrio tra cuore, occhi e mani ( la maggior parte dei neuroni sono destinati nel cervello alla lingua e alle mani).
-Si esegue poi un movimento circolare dall’esterno verso l’interno eseguito con le braccia. E’ una concentrazione interna per conseguire sensazioni di salute, unità e integrità.
-Poi si passa ad un movimento in cui le braccia compiono un largo arco parallelo al terreno dal lato esterno al lato interno. E’ un applicazione di risonanza con movimenti naturali quali volare, correre, nuotare, giungere, accumulare distanza ed unire.
-Un ulteriore movimento consiste nel tenere le mani salde al petto con ambedue le spalle che si muovono in avanti e all’indietro, e a destra e a sinistra, come era uso fare in alcune danze di origine centroasiatica. Questo movimento attiva i muscoli e le ossa di schiena, petto e spalle, che sono ben noti quali centri di bloccaggio dell’energia fisica.
-Si pongono poi le mani sul petto, la testa si muove avanti indietro e ai lati. Questo è considerato un movimento che sviluppa e libera le zone interne di nervi e vene che vanno al cervello, la nuca e i muscoli del collo. Anche questo movimento si ispira ad antiche danze sacre.
Questi movimenti vengono eseguiti in successione, imparando ad eseguirli senza sforzo, prendendo in considerazione la loro armonica successione, la loro  coerenza e il loro equilibrio in movimenti naturali.Verso la fine della seduta i movimenti rallentano gradualmente e la seduta finisce.
Anche questa tecnica sta trovando applicazione in molti centri clinici europei; l’obiettivo centrale è quello di stimolare sensazioni di tipo propriocettivo e cinestesico dimenticate, tramite le quali cambiare lo stato d’animo della persona e aiutare il suo adattamento a condizioni di vita sani. Particolare indicazione è costituita da pazienti con difficoltà nel movimento come i soggetti neuropatici, passivi, timidi, angustiati e spastici. Si possono osservare nel progresso delle sedute mutamenti emozionali e miglioramento delle capacità di movimento.

Con questo, termino la mia relazione

i 20 makam

(il termine turco Makam viene qui tradotto in modo approssimativo con "Tonalità".Per i suoi valori si veda: Gabriel Mandel Khân: Prolegomeni alla musica turca e alla musica dei Sufi).

1)      TONALITÀ  NIHAVEND
(Meditazione)
Segno: CAPRICORNO (Sagittario). Pianeta: SATURNO-GIOVE; Gruppo:  TERRA-FUOCO. Ha natura calda e secca.
Ottiene un impatto maggiore dopo metà-pomeriggio. Ha connessioni con la bile gialla, il giorno e la virilità. Ha effetti sulla circolazione sanguigna, l'area addominale, le anche, le cosce e le gambe. E' utile contro i dolori addominali acuti, cintola dolente e malattie relative alla pressione sanguigna. E' dimostrato che questa tonalità influisce considerevolmente sui disordini mentali. E' una delle tonalità più antiche. Si dice che il nome venga dal termine Ebu-selik, che significa "abilità di scrivere e conversare in modo ammirevole.

2) TONALITA'  RAST  MAKAMI
Segno: ARIETE. Gruppo: FUOCO. Ha natura calda e secca.
Efficace a mezzanotte e all'alba. Si oppone al dormire troppo a lungo. Interessa organi freddi come il cervello e le ossa, nonché i grassi. Aumenta le basse frequenze del polso. Corregge gli squilibri causati dall'umidità che controlla il corpo dei bambini. Benefico per le malattie mentali. Ha un rapporto con la bile gialla. Mostra carattere maschile. E' più efficace il martedì e la mattina. E' associato col gruppo acqua e col segno del Capricorno. E' una delle quattro maggiori tonalità con alto valore curativo. Induce gioia, calma interna e rilassamento. Cura la paralisi. Opera soprattutto sulla testa, sugli occhi e sui muscoli. È una delle tonalità più vecchie. In persiano ha significati quali "diritto" (diretto, schietto, semplice, vivo, sensibile, conscio, reale, sincero, autentico)  e "corretto" (esatto, preciso), poiché ha qualità mitiganti ed è benefico per la cura dei pazienti spastici e autistici. E' anche associato col pianeta Marte.

3) TONALITA'  REHAVI (Ruhavi)
 Segno: LIBRA. Gruppo: VENTO. Ha natura calda e secca.
E' efficace attorno all'alba e dalla la metà del pomeriggio a tarda sera. Ha connessioni con Leone, il Sole e la Domenica. E' utile contro la bile gialla, influssi umidi e secchi; per la virilità, problemi della spalla destra, mal di testa, emorragie dal naso, paralisi della bocca, malattie relative ad apatia e disturbi mentali. Aiuta l'attività ed è valido per il torace, lo stomaco e i fianchi. Riequilibra le forme fobiche relative alla paura del vuoto e degli ampi spazi (agorafobia). E' possibile che sia collegabile con la città di Urfa, dove nacque il padre Abramo. Si può far risalire alla fine del 9° secolo. E' citato molte volte nelle opere di Avicenna (Ibn-i Sina) e di Evliya Çelebi. Nei secoli recenti ha preso il suo posto la Tonalità Rast (n° 2). Un altro nome di questa tonalità è "Ruhavi"

4)  TONALITA'  HÜSEYNI
(Meditazione)
Segno: SCORPIONE (Acquario). Gruppo: ACQUA. Pianeta: SATURNO. Ha natura umida e calda.
Efficace dopo l'alba e nel pomeriggio. I suoi effetti aumentano fra mattino e mezzogiorno, e in modo particolare il sabato. Induce alla benevolenza, al silenzio e al rilassamento; ha la caratteristica di aumentare il sollievo. Arresta ed elimina il pus del fegato, del cuore e dell'anima. Libera dal brucior di stomaco. E' utile contro la convulsione sporadica provocata dalla febbre, contro la convulsione da febbre che viene soltanto una volta al giorno e contro tutte le altre convulsioni da febbre che si vedono nei maschi adulti. Utile contro i problemi della spalla sinistra. Buona contro la malaria. Dà un senso di pace; riequilibria gli organi interni; unifica la gente con la natura. Grazie alla sua intima struttura pentatonica essa dà una sensazione di fiducia in se stessi e determinazione, e a causa di ciò è utile per i pazienti autistici e spastici. E' una delle tonalità più vecchie. E' utile per il cuore, fegato, e stomaco. Ha una storia di almeno sei secoli, su documentazioni attendibili, ed il suo nome significa "Piccolo innamorato", ma è anche da porre in relazione con il venerato Hüseyin figlio di cAlî.

5) TONALITA'  HIJAZ
(Meditazione)
Segno: SAGITTARIO. Gruppo: FUOCO. Rispecchia le caratteristiche del fuoco. Ha connessioni con Giove.
Gli effetti aumentano fra la tarda sera e il mattino. Utile per disturbi in rapporto con secco-freddo. Ha effetti salutari contro i mali delle ossa, del cervello e dei bambini. Ha un influsso determinante sul sistema uro-genitale e sui reni. Induce all'umiltà. Aumenta le pulsazioni di un polso debole. Un'altra zona su cui esso ha un impatto è il torace. E' una delle tonalità più vecchie. Mostra stretta associazione con le Tonalità Zengule e Zirgüle. Trae il nome dall'omonima zona della Penisola Arabica.

6)  MELODIE PENTATONICHE
(Meditazione)
La tonalità pentatonica è la più importante e caratteristica specialità di musica turca avente origine dall'Asia Centrale. Sottraendo due suoni da una tonalità 7 note, ottenete 5 note di cui due è lungo 1,5 suoni. Induce sensi di fiducia in sé e determinazione, oltre che un salutare rilassamento. Si suggerisce che i bambini dovrebbero ascoltare fino all'età di 9-10 anni soltanto musica pentatonica.

7)  TONALITA'  AJEMASHIRAN
(Meditazione)
Gruppo: FUOCO. Ha natura secca e calda.
E' efficace nell'intervallo fra il rosso dell'alba e metà mattina. Influisce sul cervello e sulle ossa. Aiuta l'equilibrio del grasso nel corpo. Accresce l'ispirazione e la creatività; attiva i pensieri e i sentimenti assopiti; aiuta nel travaglio del parto. Corregge la posizione del bambino nell'utero, facendolo capovolgere. Può anche alleviare il mal di testa e a far cessare i crampi. Aumenta l'appetito ed aiuta il rilassamento. Fra le tonalità trasportate da un tono all'altro è una delle più vecchie.

8)  TONALITA'  USHSHAK
(Meditazione)
Segno: PESCI. Gruppo: ACQUA. Pianeta: GIOVE. Ha natura caldo e umida.
Il suo effetto aumenta nell'intervallo fra il rosa dell'alba e la metà del pomeriggio, nonché al crepuscolo. E' in connessione con il flemma bianco, la notte e la femminilità, ed ha influsso sui giovedì. E' benefica per il cuore, i disturbi dei piedi e la gotta. Induce sentimenti di allegria, felicità, autorità ed eroismo. E' utile per i venti secchi e caldi che intaccano tutti gli organi del bambino e per i mali ai piedi che si riscontrano nei maschi adulti. Esso crea un mezzo per esprimere amore profondo e sentimenti mistici. E' una delle tonalità più vecchie. Il suo significato è "Gli innamoràti". E' utile per dormire e riposare, e dà una sensazione di rilassamento.

9)  TONALITA'  SEGAH
(Meditazione)
Gruppo: ACQUA e TERRA. Ha natura fredda.
Efficace nell'intervallo fra metà mattina e metà pomeriggio. E' utile contro l'obesità dovuta all'eccesso di cibo, contro insonnia, ritmo alto del polso, disturbi del cuore, del fegato e dei muscoli. Influisce sui neuroni del cervello. Ispira sentimenti mistici. E' precedente al XIV° secolo.

10)   TONALITA'  SABA
(Meditazione)
Induce sentimenti religiosi, audacia ed energia. Aiuta anche il rilassamento. Più efficace all'alba.

11)   TONALITA' BUSELIK
(Meditazione)
Segno:CAPRICORNO (Sagittario). Pianeta: SATURNO.
Ottima per ottenere un rilassamento generale. Maggiormente attiva dopo la metà del pomeriggio. Ha connessione con la bile gialla, il giorno e la virilità. Ha effetti sulla circolazione sanguigna, sulla zona addominale, sulle anche, le cosce e le gambe. E' utile contro i dolori addominali acuti, i dolori alla cintola, e le malattie in rapporto con la pressione sanguigna. E' dimostrato che questa tonalità ha un impatto sui disordini mentali. E' una delle tonalità più antiche. Si dice che il suo nome venga dalla parola Ebu-selik, che significa "abilità nello scrivere e nel conversare in modo elegante".

12)    TONALITA' ISFAHAN
Segno: GEMELLI (Cancro). Gruppo: ARIA. Ha natura fredda e umida.
Efficace fra metà pomeriggio e sera. È in connessione con il flemma bianco. E' femminile ed ha un carattere notturno; protegge il collegamento coi Lunedì. Per la sua natura fredda, protegge il corpo dalle malattie che provocano febbre alta. Interessa la nuca, il collo, le spalle e il gomito sinistro. Aumenta la sensazione di essere in sicurezza, l'azione di adattamento, la mobilità, il ricaricarsi e i ricordi oltre alla intelligenza e alla chiarezza di mente. Risale a sette secoli or sono.

13)    TONALITA'  NEVA
(Meditazione)
Segno: AQUARIO (Capricorno). Pianeta: SATURNO. Gruppo: ARIA. Ha natura secco-fredda.
Ha attinenze con la bile nera. Mostra caratteristiche femminili. Ha miglior effetto la notte e nell'intervallo fra metà mattina e metà pomeriggio. Fa effetto in particolare sul lato destro del petto, sui reni, sulla spina dorsale, sui fianchi e sulle cosce. Mitiga la tristezza; aumenta l'appetito. E' noto come accarezzante le tonalità del cuore. Si dice che dissipi i pensieri cattivi, induca coraggio e ardimento e crei la serenità del cuore. Eleva le sensazioni di potenza e l'eroismo. Utile contro i disordini mentali. E' una delle tonalità più vecchie. Ha effetti salutari contro le malattie dei bambini relative all'adolescenza e anche contro i disturbi ginecologici. Il termine significa "suono, volume, tonalità, armonia".

14)    Danza Baksi
(Meditazione)
Guaritrice in senso generico. In parte danze Baksi. in parte improvvisazioni.
La danza Baksi (che risale al periodo sciamanico) è una danza tradizionale dell'Asia centrale, specialmente del Kazakistân, dei Kirghisi e dei monti Altai. E' suonata su strumenti tradizionali, come il Kilkopuz e il Dombra, ma anche con accompagnamento d'acqua che scorre e scroscia. La gente Baksi usa melodie e ritmi per andare in trance. Durante la trance il Bakzi con la sua intuizione ottiene la conoscenza e le informazioni che egli può usare per la guarigione.
Durante la danza i movimenti vengono effettuati con le braccia, spalle e testa; in senso molto lato imitano la natura per risvegliare le forze spirituali e "lavorare" con esse.

15)      Movimenti Archetipici (Musica dell'immagine)
(Meditazione)
Preparazione del corpo e terapia generale mediante movimenti di braccia, spalla e testa. Musica-immagine, aiuta ogni terapia e ogni processo curativo inducendo la visualizzazione di immagini. I movimenti sono presi dalle danze sciamaniche curative dell'Asia centrale (immagini nelle miniature di Saiyn Kalam) e da alcune danze Sufi, combinate in un gruppo di movimenti terapeutici. Sono realizzati sull'autentico repertorio di Musica pentatonica e semipentatonica dell'Asia centrale. Questa musica è composta partendo dalla libera ispirazione e quindi è utile per sollecitare l'intuizione. Con l'aiuto di questa musica è possibile l'esperienza di immagini interiori. Queste immagini possono agire sui blocchi che possono causare la malattia. Aiuta il trattamento del paziente suscitando in lui la visualizzazione di immagini. Con ciò i sentimenti positivi vengono influenzati e si possono sciogliere i blocchi sia fisici sia psichici.

16)     Sema-Semah
(Meditazione)
Esempi da Sema e Semah (Il rito dei Mevlevi, detti in Occidente "Dervisci roteanti"; danza e Rammemorazione di Dio - dhikr - per una trasfigurazione statica; e il dhikr dei Bektashi): 1 - Hu Hu Hu Âllâh zikri ve emprovize ile Semâ; 2 - Bektasi Semahi; 3 - Pir divanina; 4 - Mevlevi Niyaz ilâhisi.

17)      TONALITA'  IRAK
Segno: TORO. Associato al pianeta VENERE. Gruppo: TERRA . Ha natura secca-fredda.
Efficace intorno al precedere dell'alba e a metà-pomeriggio. Ha attinenza con la bile gialla. Il suo carattere è femminile ed è efficace la notte e i Venerdì. E' utile contro le malattie cerebrali tipo meningite e disordini mentali. Interessa le spalle, le braccia (soprattutto il braccio sinistro) e le mani. E' nota anche per aver effetto sulla parte superiore della testa. Influisce sul gusto e aumenta la riflessione e l'intuito. Mitiga le sensazioni di paura e di aggressività, ed è ottima nella terapia di pazienti nevrotici. Questa tonalità risale ad almeno sette secoli or sono. Ha anche un considerevole valore spirituale. Viene dall'area Irak-i Ajem del Medio Oriente.

18)    TONALITÀ  BÜZÜRK (Meditazione)
Segno: LEONE. Gruppo: FUOCO. Corpo astrale: IL SOLE. Ha natura freddo e caldo-secca.
Efficace dal rosa dell'alba fino a metà pomeriggio. Ha connessioni con il flegma nero, la femminilità e la notte. Ha anche attinenza col pianeta Mercurio e col Mercoledì. Schiarisce la mente, scaccia apprensione e timore. Coordina ed equilibria il pensiero. E' utile contro il male intenso dovuto a dolori addominali acuti e a danni al cervello. Rende vigore. Concerne il collo, la gola, il petto, il fegato, il cuore e i fianchi. Il suo significato in pharsi è: "grande, generoso, importante". Risale a sette o otto secoli or sono.

19)   TONALITA'  ZIREFKEND (Meditazione)
Segno: CANCRO. Pianeta: MERCURIO. Gruppo: ACQUA. Ha natura caldo-umida.
Efficace nel tempo del sonno. Ha connessione col sangue, la virilità e il mattino. Il suo giorno è il Mercoledì. E' utile per le articolazioni del dorso e gli acuti dolori addominali. E' efficace per la bocca contorta o deformata a causa di disordini cerebrali, per il cuore, i polmoni, il fegato, l'anca e la spalla destra. Aumenta la gioia degli incontri fra amici e aumenta i sentimenti intimi. In pharsi significa: "letto; il posto dove coricarsi". Risale al tredicesimo secolo.

20)    TONALITA'  ZENGÜLE (Meditazione)
Segno: VERGINE (Libra). Pianeta: VENERE. Gruppo: TERRA, e connessioni con l'ARIA. Ha natura caldo-umida.
 Efficace dopo il crepuscolo. Ha attinenze col sangue, la virilità. La sua giornata è il Venerdì. Concerne le articolazioni dell'anca e il lato interno delle gambe. E' utile contro i disturbi di cuore, le meningiti e le malattie causate da disturbi del cervello. Per curare i disturbi cerebrali e le malattie mentali questa tonalità frena la febbre di stomaco e di fegato. Predispone al disvelamento dei segreti e ispira l'immaginazione; aiuta il sonno e induce sogni attinenti ai racconti di fate. In pharsi significa "sonaglio, campana, campanella". E' anche il nome di un eroe turco nella mitologia iraniana.
(traduzione di G. Mandel khân)